Continua purtroppo senza sosta, la “strage” silenziosa sul lavoro. Uomini e Donne, di età adulta ma anche giovane, ormai gli infortuni sul lavoro capitano a chiunque e ovunque. Non arrivano buone notizie dall’Inail sul mondo del lavoro. A gennaio 2020, sono calati gli infortuni con 46.483 casi, un -3% rispetto al gennaio 2019, ma nello stesso periodo sono aumentati gli incidenti mortali sul lavoro ovvero 52.
Gli incidenti mortali, si verificano in quasi tutti i settori, industria, agricoltura e conto stato. Come spesso accade, maggiori sono gli infortuni al nord Italia rispetto al sud, e anche le donne sono state meno coinvolte.
Bisogna lavorare su diversi aspetti affinché questa “strage” si fermi, o almeno venga attenuta sempre di più: aspetti tecnici, ingegneristici, di manutenzione, ma anche, se non soprattutto, aspetti umani, di formazione, di sensibilizzazione, di capacità di identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi.
Bisogna lavorare anche sulla tutela dei posti di lavoro: un lavoro tutelato dà garanzie, quali, oltre allo stipendio stabile, la formazione continua, gli aggiornamenti, la possibilità di segnalare comportamenti e situazioni non sicure.
FONTE: TODAY.IT
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