Sicurezza sul Lavoro

I medicinali pericolosi vanno inclusi nel piano di gestione dei rischi

Lo sottolinea la Commissione europea in una guida che offre indicazioni per la gestione dei medicinali pericolosi nei luoghi di lavoro. Alcuni prodotti, infatti, possono causare effetti nocivi sui lavoratori che vi sono esposti, per esempio effetti cancerogeni, mutageni o altre conseguenze avverse di vario genere.

Per questo motivo è importante, per la salvaguardia dei lavoratori, diffondere maggior consapevolezza in merito ai rischi provocati da certe sostanze, incentivare l’adozione di pratiche sicure nella gestione dei farmaci e favorire un’omologazione nelle procedure in tutti gli stati membri dell’Unione.

Il documento si sofferma su ogni fase del ciclo di vita dei medicinali pericolosi, fornisce istruzioni specifiche sul loro utilizzo e rischi da esposizione a sostanze che possono rivelarsi tossiche.

Nel piano di valutazione e gestione dei rischi il datore di lavoro dovrà tenere conto del grado di pericolosità dei farmaci e limitare il più possibile che i lavoratori vi entrino in contatto per un tempo prolungato, tuttavia l’obiettivo principale è quello di tutelare il paziente, e non sempre si può sostituire il farmaco con una sostanza non pericolosa. Quando determinati rischi non possono essere evitati, ecco che si ricorre all’uso di DPI per tutelare i lavoratori.

In conclusione, le linee guida si fondano su un’analisi dei rischi e un piano di gestione per la prevenzione, oltre alle procedure di somministrazione e pulizia, che costituiscono la base per arginare i rischi a cui potrebbero andare incontro i lavoratori esponendosi a medicine e sostanze tossiche, senza mettere in secondo piano la salute del paziente che deve osservare una determinata terapia.

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