Nella lotta alla prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro di fondamentale importanza risulta l’attività di vigilanza per assicurarsi che gli ambienti in cui si svolgono le attività lavorative siano a norma. A questo proposito l’albo dei tecnici della prevenzione ha messo in evidenza come i controlli debbano essere implementati, ma per renderli ancora più efficaci è necessario che chi li effettua abbia acquisito competenze adeguate in materia.
Non si parla di semplici corsi, ma di conoscenze approfondite secondo i principi etici e professionali che sono il fondamento dell’attività ispettiva. Un professionista della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, come un tecnico della prevenzione, deve ricevere una formazione completa e di qualità, che si articoli attraverso una laurea universitaria specifica seguita dalla frequentazione di un corso di laurea magistrale e una successiva specializzazione.
A richiedere un percorso formativo adeguato la Commissione dell’albo nazionale dei tecnici della prevenzione attraverso il suo Presidente Maurizio di Giusto. L’auspicio è quello che l’Ispettorato nazionale del lavoro selezioni candidati che dimostrino le dovute competenze tecniche e professionali e garantiscano mediante la loro preparazione e il loro impegno la sicurezza degli ambienti di lavoro.
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