Mentre il resto del Paese risale la china, la Sicilia tocca il fondo del baratro. Il primo trimestre del 2019 ha visto nell’Isola il numero più basso di occupati da quando sono state avviate le serie storiche dell’Istat, nel 1996: i siciliani con più di 15 anni e un lavoro sono un milione 312mila, 38mila in meno rispetto al dato consolidato dell’ultimo trimestre 2018 e 51mila in meno rispetto alla media dell’anno scorso. Un anno già negativo: “Complessivamente — si legge nel Def appena approvato dalla giunta regionale — nel 2018 in Sicilia il numero di occupati si è assestato in media annua su un milione 363mila unità, riportando una flessione dello 0,3 per cento sull’anno precedente“.
l tasso di occupazione generale, così, si attesta al 31,7 per cento. Un dato su cui pesa la fortissima disoccupazione giovanile: se i disoccupati con più di 15 anni sono infatti il 22,3 per cento, la percentuale cresce man mano che l’età diminuisce.
L’altro fenomeno allarmante è la disoccupazione femminile. “Gli indici relativi alla disoccupazione giovanile, con il tasso relativo alla classe d’età 15-29 anni — ammette la Regione — sono tornati a crescere in Sicilia nel 2018 (45,2 per cento) rispetto all’anno precedente (44,8 per cento), manifestando un valore massimo nella componente femminile (48,2 per cento)”.
Alto anche il tasso di disoccupazione per i laureati: il 12 per cento degli under 35 ha un titolo ma non il posto di lavoro.
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