Sicurezza sul Lavoro

Penale negli appalti edilizi, così il Governo combatte le irregolarità nel settore

Il Governo sta studiando misure in materia di salute e sicurezza sul lavoro da inserire in un prossimo provvedimento per combattere l’illegalità che caratterizza l’edilizia. Nella relazione presentata dal Ministro Calderone, infatti, appare drammatica la situazione in cui versa il settore, che secondo i dati emersi dall’attività ispettiva raggiunge un tasso di irregolarità del 76,48%, in particolare in quelle aziende impegnate nei lavori connessi al bonus 110%.

Alla luce di questo grave quadro e dopo l’incidente occorso a Firenze, l’esecutivo ha deciso di rispondere tenendo fuori dagli appalti le aziende non in regola, infatti per le violazioni di grande entità o di accertata responsabilità penale in materia di sicurezza lavoro, si disporrà l’interdizione dagli appalti per un lasso di tempo da due a cinque anni.

Vediamo le proposte del Ministro nel dettaglio:

  • Incremento delle forze ispettive attraverso lo sblocco delle assunzioni degli ispettori

  • Coordinamento delle procure sulle indagini per i reati riguardanti lavoro e sicurezza

  • Inasprimento delle sanzioni amministrative per lavoro nero

  • Ripenalizzazione delle sanzioni su appalti, subappalti e illeciti, depenalizzati nel 2016

  • Blocco e decadenza dai benefici fiscali per le imprese irregolari

  • Costo della manodopera proporzionato al costo dell’appalto

  • Interdizione dagli appalti per un periodo da due a cinque anni nel caso di gravi violazioni o di comprovata responsabilità penale

I contribuenti che si adegueranno entro 60 giorni alle indicazioni dell’Agenzia delle Entrate, presentando una dichiarazione integrativa e versando le somme dovute, non incorreranno in sanzioni; mentre la depenalizzazione avverrà solo se le violazioni dipendono da accertate condizioni d’incertezza sull’ applicazione della norma tributaria.

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