Il presidente dell’Inail Franco Bettoni ha presentato la relazione annuale 2021 su infortuni e malattie professionali, attività svolte e risultati conseguiti. Si è parlato anche di obiettivi futuri, richiamando le parole del Capo dello Stato sulla necessità di trovare una soluzione al drammatico fenomeno delle morti sul posto di lavoro. L’Inail si pone in prima linea nel perseguire questo obiettivo, aumentando gli investimenti sulla sicurezza e utilizzando gli strumenti più avanzati.
I fondi stanziati dall’Unione europea nell’ambito del Programma Next Generation serviranno a potenziare le infrastrutture, migliorare la tutela dei lavoratori e puntare su formazione e sicurezza.
Tornando ai dati, secondo l’Inail, nel 2021 sono stati denunciati circa 564mila infortuni sul lavoro, con un calo dell’1,4% rispetto all’anno precedente, dovuto all’abbassamento dei contagi da Covid -19. Le denunce da infortunio tradizionale, senza considerare i casi di covid, hanno rivelato un aumento del 20% rispetto al 2020.
Dal quadro presentato emerge che nel 2021 c’è stato anche un ragguardevole aumento delle denunce per malattia professionale sempre rispetto all’anno precedente, in cui l’emergenza epidemiologica ha condizionato fortemente l’andamento del fenomeno. Per quel che riguarda le patologie lavoro-correlate, queste sono state circa 55mila, con una crescita del 22,8%.
In questo caso, le denunce si riferiscono alle malattie, circa il 40,3% per causa professionale riconosciuta. Invece, i lavoratori, deceduti nel 2021, a cui è stata riconosciuta la malattia professionale sono stati 820, il 23,6% in meno in confronto al 2020.
L’impegno dell’Inail nei confronti di lavoratori e imprese si è realizzato, negli anni, attraverso lo stanziamento di fondi a sostegno delle attività per il miglioramento della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro. L’anno scorso, l’istituto ha stanziato circa 274 milioni di euro destinati a nuovi interventi per ridurre i rischi di infortunio, e 74 milioni di euro per la bonifica dell’amianto.
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