Presto saranno in arrivo delle nuove tranche di Cig Covid, ma chiaramente la platea sarà molto ristretta. Il nuovo Decreto introduce un nuovo rinnovo settoriale degli ammortizzatori, per sostenere le realtà ancora in crisi: a poter beneficiare della nuova proroga saranno sostanzialmente due platee di datori di lavoro.
La prima, con riferimento alle sospensioni o alle riduzioni delle attività produttive conseguenti a eventi riconducibili all’emergenza epidemiologica da Covid-19, riguarda i datori che rientrano nelle tutele del fondo di integrazione salariale (Fis), dei fondi di solidarietà bilaterali (articoli 26 e 40 del Dlgs 148/2015) e dei trattamenti di cassa integrazione in deroga. Questi datori, in base all’articolo 8, comma 2, del Dl 41/2021, avevano già la possibilità di accedere – nel periodo dal 1° aprile 2021 al 31 dicembre 2021 – ai rispettivi trattamenti per un massimo di 28 settimane complessive. Ora il serbatoio a disposizione si incrementa di ulteriori 13 settimane, per il periodo dal 1° ottobre (quindi con effetto retroattivo) al prossimo 31 dicembre: il presupposto è che le 28 settimane già concesse siano state interamente autorizzate.
Il secondo gruppo di aziende che rientra nell’allungamento degli ammortizzatori – per lo stesso periodo – è quello individuato tramite i codici Ateco 13, 14 e 15 (classificazione attività economiche Ateco 2007) riconducibile alle aziende tessili, di confezione di articoli di abbigliamento, in pelle e pelliccia e di fabbricazione di articoli in pelle e simili.
La durata massima è di 13 settimane.
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