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Pesce congelato male e carne scaduta da un mese nei ristoranti, maxi multe

Tranci e filetti di spigola, zampe di granchio reale, ritagli di carne e pasta congelati, ma privi della documentazione di tracciabilità. E persino otto chilo di manzo “wagyu”, la pregiatissima carne di bovino giapponese, scaduti da più di un mese. È finito nei guai il noto ristorante Grotta Palazzese di Polignano, in Puglia, conosciuto in tutto il mondo per le sue suggestive scale scavate nelle grotte a picco sul mare.

Gli uomini della Guardia costiera si sono presentati nel locale, che ogni anno attira migliaia di clienti facoltosi: nell’ispezione delle cucine e dei magazzini sono stati trovati 68 chili di pesce privi di attestazioni di rintracciabilità e 8 chili di carne giapponese scaduta da più di un mese. Il tutto è stato sequestrato, mentre al titolare del ristorante è stato sanzionato con una multa di 5500 euro.

Millecinquecento euro di multa invece per il ristorante La Tana marina di Cala Paura. Dal controllo di cucine, frigoriferi e magazzini sono stati 95 chili di pesce senza etichetta, segnato dalle forze dell’ordine come prodotto dalla “provenienza sconosciuta”.

Gli accertamenti proseguiranno nei prossimi giorni sul litorale e riguarderanno ristoranti di diversi livelli, perché non è detto che nei locali meno economici non si nascondano piccole irregolarità e quindi brutte sorprese per i clienti.

Proprio a tutela dei consumatori, l’invito del comandante della Direzione marittima della Puglia, ammiraglio Giuseppe Meli, è quello di “prestare sempre la massima attenzione, nella fase di acquisto e consumazione del prodotto ittico”. I controlli serrati hanno anche l’obiettivo di sensibilizzare ristoratori, pescatori e commercianti di pesce, affinché i prodotti portati nei mercati, nei negozi o sui tavoli dei ristoranti siano sempre più che sicuri.

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