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La trasformazione digitale, nelle mani di un ottantenne di Quinto di Treviso

Da nord a sud continua inarrestabile la corsa alle nuove tecnologie made in Italy. La pandemia da COVID-19 si è rivelata una grande opportunità per la trasformazione digitale: ha imposto il distanziamento delle persone e ha dato uno slancio formidabile alle tecnologie, a ogni livello di attività, da quelle individuali dello Smartworking a quelle dei presidi aziendali per la produzione Smart.

Se il mercato dell’Industria 4.0 in Italia – nel periodo pre-Covid – era già in forte espansione, oggi è in continua crescita. Alcuni settori non si sono mai fermati, anzi hanno avuto un aumento di produzione. Con l’impiego di nuove tecnologie innovative, quelle dettate e previste dall’industria 4.0, che vede consolidarsi il processo di trasformazione aziendale con una perfetta integrazione dei processi uomo-macchina, le imprese possono guardare avanti e programmare nuovi investimenti.

Le nuove tecnologie non devono però spaventare le imprese più datate, basate su vecchi modelli industriali e processi di lavorazione ormai superati, bensì possono essere il motore del rilancio delle imprese aprendo a nuovi mercati. Le nostre imprese possono combinare l’esperienza e l’estro dei nostri maestri italiani, con le nuove tecnologie assicurando, ai mercati, un mix vincente. Un’esempio? ‘81 enne di Quinto di Treviso, Sergio Miotto, che da oltre mezzo secolo progetta e produce impianti per l’automazione industriale esportandoli in tutto il mondo.

L’esperienza di Sergio Miotto, abbinata alle nuove tecnologie, è apprezzata dai suoi clienti che richiedono la sua esperienza decennale, per rilanciare le loro industrie, con macchine sempre più innovative e al passo con le nuove tecnologie.

Un ottantenne unico nel suo genere che ha posto la sua esperienza a disposizione delle nuove tecnologie, fornendo soluzioni uniche sul mercato e consentendoci di trasformare i processi aziendali, in chiave industri 4.0’ Giuseppe Izzo, amministratore delegato del gruppo UESE Italia S.p.A. di Venezia nonché responsabile dell’area Federcontribuenti, che certifica le macchine dell’azienda Emme-Enne della famiglia Miotto.

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