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Nelle Asl mancano almeno 2000 addetti alla sicurezza sul lavoro

La risposta all’aumento del numero degli infortuni mortali sul lavoro che ha caratterizzato l’anno 2018 e che sta caratterizzando anche il 2019, richiede una nuova strategia d’intervento nelle imprese volti, da un lato, a valorizzare il Piano Mirato di Prevenzione (una nuova modalità di controllo definita percorso strutturato di prevenzione), dall’altra a potenziare il personale di vigilanza e controllo dei Servizi Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL) dei Dipartimenti di Prevenzione.

Ad un anno di distanza, le ATS non sono riuscite a completare il piano di acquisizione del nuovo personale per criticità legate alla tipologia di contratto attivato (tempo determinato): in molte realtà, infatti, i vincitori del concorso o non hanno accettato l’incarico o si sono dimessi pochi mesi dopo a causa dell’assunzione con contratto a tempo indeterminato in altre realtà locali.

FONTE: QUOTIDIANOSANITA’.IT

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