In tre anni l’Ispettorato nazionale del lavoro andrà incontro a un forte rinnovamento del personale. Dal 2019 al 2021, infatti, verranno assunte 1.898 persone, a fronte di una dotazione organica che attualmente è di 6.258 unità. Questo non significa che il numero dei dipendenti crescerà in modo analogo, dato che buona parte delle assunzioni andrà a coprire le uscite per pensionamento. Resta il fatto che nel 2022 circa il 30% dei dipendenti sarà costituito da persone entrate nell’Ispettorato nei tre anni precedenti.
I numeri sono contenuti nel Piano triennale della formazione 2019-2021 pubblicato sul sito dell’Inl. La legge di bilancio 2019 aveva previsto un piano di potenziamento per 930 unità, valore poi ridotto a 851 dal decreto legge 4/2019 (quello di quota 100 e reddito di cittadinanza). Secondo il piano triennale, quest’anno 2019 verranno assunti 283 persone, 257 nel 2020 e 311 nel 2021. Quest’anno, però, si aggiungono 150 ispettori del lavoro autorizzati extra fabbisogno 2018, facendo arrivare a 1.001 il totale.
A questi ingressi si affiancheranno altre 897 assunzioni a copertura del turn over degli anni 2017-2020. Il risultato è, che per effetto delle uscite, il totale dei dipendenti di 1.800 unità, tant’è che sempre nel Piano triennale della formazione si prevede che la dotazione organica passerà dai 6.258 addetti del 2019 ai 6.826 del 2021.
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