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Taglio dei parlamentari, si parte nell’aula deserta

Sulla carta, si prepara una maggioranza bulgara. Eppure, a un passo dall’approvazione definitiva, sul taglio dei parlamentari spuntano come funghi distinguo e mal di pancia. E non risparmiano nessun partito, nemmeno il M5s che pure ne ha fatto una sua storica bandiera. Se c’entra la sindrome del tacchino che vede avvicinarsi il Natale, ovviamente nessuno lo dice.

La riforma che taglia i parlamentari avrà ripercussioni che potrebbe essere oggetto di critiche da parte delle regioni medio piccole (Trentino Alto Adige, Friuli, Liguria, Marche, Umbria, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Sardegna) che, specie al Senato, non eleggeranno parlamentari di tutte le opposizioni, visto il nostro sistema tripolare.

FONTE: ANSA.IT

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