I fatti parlano chiaro, dall’inizio di quest’anno ci sono stati più di 40 morti sul lavoro, e proprio per questo, la Ministra del Lavoro Nunzia Catalfo ha rilanciato la proposta della ‘patente a punti’ per le imprese dell’edilizia, per gestire la qualificazione delle imprese di costruzioni.
Ma di cosa si tratterebbe? Si tratterebbe in pratica di un sistema di certificazione mirato a distinguere le aziende virtuose, che rispettano le norme di tema di sicurezza sul lavoro in modo effettivo, da quelle che invece non le rispettano. Lo scopo insomma è quello di porre fuori gioco ed estromettere dal mercato tutte quelle imprese che non prestano adeguata attenzione a sicurezza e salute dei propri lavoratori, sul luogo di lavoro.
Il progetto andrebbe applicato anzitutto al settore costruzione e dell’edilizia, ovvero quello che necessità in modo maggiore di un repentino cambio di rotta. Si può pertanto prefigurare un’integrazione al Testo Unico Sicurezza ed un decreto attuativo specifico, con in quale introdurre un meccanismo di accumulo crediti e punti, investendo in sicurezza. Diversamente, in caso di irregolarità e violazioni, il punteggio si ridurrebbe ed in caso di azzeramento, scatterebbe il divieto di attività.
Ovviamente non tutti sono d’accordo con questa misura, sopratutto Confartigianato, che ha contestato l’idea della Ministra, senza mezze misure.
FONTE: LALEGGEPERTUTTI.IT
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