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Primo quadrimestre terribile in Italia, 303 morti sul lavoro

E’ un primo quadrimestre davvero terribile per l’Italia che deve fare i conti con l’allarme sicurezza sul lavoro. Nei primi quattro mesi dell’anno le morti sono state 303 un numero davvero esorbitante.

In vetta di questa amara classifica troviamo la Lombardia con 35 decessi, seguita dal Lazio (23), dalla Campania (19), dalla Sicilia (17), dal Piemonte (16) e dal Veneto ed Emilia Romagna (15).

Le province più colpite dagli infortuni mortali in occasione di lavoro sono Roma (16), Milano (12), Palermo (7), Napoli e Verona (6).

Oltre la metà delle vittime aveva un’età compresa tra i 45 e i 64 anni. Le donne che hanno perso la vita nel primo quadrimestre del 2019 sono 26 (4 in occasione di lavoro e 22 in itinere).

Ad emergere anche nel primo quadrimestre 2019, è il dato sulle vittime straniere. Ebbene, come nel primo trimestre, anche nei primi quattro mesi del 2019 il risultato appare piuttosto drammatico. Sono, infatti, 40 gli stranieri che hanno perso la vita nel nostro Paese in occasione di lavoro e 16 in itinere.

Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega, ha dichiarato:

“La flessione della mortalità sul lavoro in Italia si è chiusa con i primi due mesi dell’anno. La stabilità, invece, con il terzo mese. Con aprile, purtroppo, le speranze di un miglioramento dell’emergenza ‘morti bianche’ sono state spazzate via dall’incremento della mortalità del 7,4% in occasione di lavoro”.

“E’ davvero triste dover constatare come anche quest’anno – prosegue Rossato – il nostro Paese non sia in grado di rimarginare in alcun modo questa piaga sociale. Anzi, ogni anno la situazione sembra peggiorare”.

Parole dure quelle di Mauro Rossato che si uniscono a quelle che più volte diversi enti e autorità hanno rilasciato parlando di questo problema, che in Italia non diminuisce ma aumenta a dismisura.

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