Donne fra i 34 e i 44 anni e con meno di 36 mesi di servizio in azienda. Sono soprattutto le dipendenti con queste caratteristiche a dover interrompere il rapporto di lavoro a causa della maternità.
Nel 65% dei casi sono le donne a smettere di lavorare. Le neomamme sono soprattutto impiegate ( 52%), mentre tra gli uomini che si dimettono ci sono perlopiù operai (66%). Le differenze principali tra i generi riguardano però le motivazioni che spingono alle dimissioni e alla cura dei figli.
Mentre le donne restano a casa soprattutto per badare direttamente al neonato, oltre il 79% dei nuovi padri lascia l’azienda perché preferisce cambiare lavoro.
Nel 58% dei casi a lasciare il lavoro è chi ha un solo figlio, il primogenito. Una scelta spesso dettata dall’impossibilità di affrontare le rette per il nido. Ma anche dalla mancanza di aiuto da parte dei nonni, figure sempre meno presenti.
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