“Tutta l’Italia è zona protetta, non c’è più tempo.” Queste le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte che nella sera di lunedì 9 marzo annuncia che tutta la nazione sarà “zona rossa”. Una vera emergenza che si poteva evitare, vero, se si dava sin da subito la giusta importanza. Ora fare polemica non serve a nulla, quello che dobbiamo fare tutti insieme è rispettare quanto l’Organizzazione Mondiale della Sanità e le istituzioni stanno facendo.
Questi giorni sono stati caratterizzate da un susseguirsi di decreti e di ordinanze che hanno lasciato molti nel panico di ogni genere. Rincorsa sfrenata alla conquista dell’ultima mascherina, con dubbia utilità e modalità di uso visto che non tutti hanno in dotazione quelle specifiche FFP2 e FFP3, rincorsa incosciente nei supermercati, continuazione nel frequentare liberamente locali serali o luoghi affollati incuranti delle norme ed indicazioni date.
Tutto questo sta causando un aggravarsi della situazione che già di sua è fortemente compromessa. E’ una normale influenza, non coinvolge i giovani e bambini sono tutte sciocche opinioni che abbiamo sempre sentito ed ora invece ci troviamo di fronte ad una triste realtà diversa dove i contagi stanno aumentando, i morti stanno aumentando, le persone si stanno infettando a prescindere dalla loro età.
È sicuramente un VIRUS dal quale si guarisce ma nello stesso tempo non lo si deve sottovalutare anche perché il sistema sanitario nazionale non ha infiniti posti letto e quindi rischiamo di non avere le cure disponibili e necessarie per la cura e si andrà a scegliere chi dover curare e chi lasciare a casa.
Oltre a questa ovvia riflessione, ringrazio fortemente il sig. Mauro Sani che mi ha autorizzato alla diffusione della sua testimonianza con supporto fotografico di cosa vuole dire essere sottoposti a terapia intensiva con coma indotto per problemi respiratori, fortunatamente risolta positivamente.
Ricordo che i coronavirus sono virus a RNA con capsula che causano malattie respiratorie di gravità variabile dal raffreddore comune alla polmonite fatale. Il COVID-19 è una malattia respiratoria acuta, a volte grave, causato da un nuovo coronavirus SARS-CoV2.
Le persone infettate dal COVID-19 possono avere pochi o nessun sintomo, tra i sintomi si possono segnalare febbre, tosse e dispnea (respirazione alternata per ritmo o frequenza, che avviene con fatica o sofferenza del paziente).
L’esatto tempo di incubazione non è certo, le stime variano da 1 a 14 giorni. Ricordo che il trattamento medico al momento non ha supporti di vaccini, farmaci antivirali o altri trattamenti specifici.
Medici, infermieri, virologi e tutti gli esperti nel settore stanno lavorando giorno e notte a ritmi impensabili per cercare in tutti i modi di contrastare il virus.
Molti di loro, con testimonianze dirette, non hanno tutte le necessarie protezioni eppure non si arrendono e lavorano sacrificando la propria salute.
Facciamo anche noi nel nostro piccolo la nostra parte per contribuire alla lotta.
Rispettiamo il decreto, restiamo a casa! Non sottovalutiamo la situazione!
Le misure per limitare i contagi sono solamente quelle di rispettare l’isolamento e la quarantena, limitare le uscite alla VERA necessità!!!
RESTIAMO TUTTI A CASA!!!
Arch jr Wladymiro Wysocki
Presidente Territoriale CNL (Confederazione Nazionale del Lavoro)
Tecnico e Docente esperto in materia di igiene, prevenzione e sicurezza sui luoghi di lavoro.
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