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Assegno Unico per i figli, tutto quello che bisogna sapere

Il decreto prevede che l’assegno ponte, riconosciuto dal 1° luglio 2021 e fino al 31 dicembre 2021, spetterà per ciascun figlio minore di base al numero dei figli stessi e alla situazione economica della famiglia attestata dall’ISEE.

Avranno diritto all’importo massimo di 167,5 euro al mese per figlio (217,8 euro per i nuclei familiari con almeno tre figli minori) i nuclei familiari con ISEE fino a 7.000 euro. Gli importi spettanti decresceranno all’aumento del valore dell’ISEE.

Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30%. Per ciascun figlio minore con disabilità, inoltre, gli importi sono maggiorati di 50 euro.

In caso di separazione o divorzio viene dato al genitore affidatario (salvo accordo differente). Se l’affido è congiunto l’assegno viene diviso al 50% tra i genitori.

Bisognerà inviare la domanda all’INPS in modalità telematica dal contribuente, tramite gli Istituti di patronato.

I beneficiari dell’assegno unico avranno tempo fino al 30 settembre per fare richiesta al fine di ricevere anche le mensilità arretrate spettanti dal mese di luglio. Nel caso di
invio successivo a tale termine, l’assegno spetterà dalla data di trasmissione della domanda.

L’importo dell’assegno unico per i figli sarà accreditato sull’IBAN del richiedente, ovvero mediante bonifico domiciliato.

Chi può beneficiarne?

Per l’anno 2021 possono beneficiare dell’assegno unico per i figli:

  • Lavoratori autonomi;
  • Liberi professionisti;
  • Titolari di Partita Iva;
  • Disoccupati.

Per beneficiarne cosa occorre?

  • ISEE inferiore a 50.000 euro annui;
  • Avere figli a carico;
  • Essere residenti in Italia;
  • Cittadinanza italiana, di uno Stato membro UE o di altro Paese non UE con regolare permesso di soggiorno.

Assegno ponte

La misura ponte vale 6 mesi. Dal 2022, con la riforma fiscale, diventa strutturale e universale (a regime il minimo per un figlio sarà pari a 167 euro). Per ora sono coinvolti i nuclei di disoccupati, incapienti e autonomi sin qui esclusi dagli assegni predisposti per i nuclei familiari.

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