Novità all’insegna della semplificazione burocratica e degli accordi individuali per quel che riguarda la gestione del lavoro agile. Dal primo settembre, infatti, si torna alla norma precedente attraverso il DL semplificazioni e il decreto attuativo del Ministero del Lavoro; l’ufficio del personale dovrà comunicare i dati dei lavoratori destinati allo smart working direttamente per via telematica, specificando la durata della prestazione in tale modalità.
Le nuove norme implicano una modifica all’articolo 23 della legge del 22 maggio 2017, passando dall’obbligo di comunicazione di un accordo individuale alla trasmissione dei nominativi dei lavoratori in smart working al Ministero. Dopo l’esperienza della pandemia, si è trovato un modo più veloce e diretto per l’adempimento degli obblighi di comunicazione e lo snellimento delle procedure. Proprio la sperimentazione della nuova modalità di comunicazione, durante l’emergenza COVID, ha consentito di perfezionarne tutti i passaggi, agevolando i datori di lavoro e gli uffici ministeriali che in questo modo non risulteranno sovraccaricati, anche alla luce della maggior diffusione del lavoro agile.
Nonostante la proposta del Ministro Andrea Orlando di prorogare lo smart working per soggetti fragili e genitori di minori di 14 anni, il decreto Aiuti bis non ha confermato il prolungamento di tale possibilità. Durante il lockdown il datore di lavoro aveva la possibilità di ricorrere al lavoro agile attraverso una procedura unilaterale, con le nuove disposizioni si tornerà ad applicare l’accordo individuale. Tale proroga riguarda la semplificazione nella trasmissione degli accordi, infatti nel documento è compreso un modulo per la comunicazione dei dati via web con possibilità di invio massiva. Le novità entreranno in vigore il primo settembre, ma le aziende avranno il tempo di adeguare i sistemi informatici e inoltrare le informazioni entro il primo novembre.
Accedendo tramite SPID o Carta di identità elettronica sul portale Servizi Lavoro, i datori di lavoro, pubblici e privati, troveranno il modulo per la comunicazione. Per gli invii massivi, invece, si utilizzerà un altro servizio. Infine, le procedure per la trasmissione dei dati relativi al lavoro agile riguarderanno solo i nuovi accordi o eventuali modifiche ai precedenti, mentre restano valide le informazioni comunicate in precedenza.
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