News

Pensione anticipata: cos’è e come funziona l’opzione RITA

Oltre alla famigerata Quota 100, nella Legge di Bilancio è stata prorogata RITA (rendita integrativa per la pensione anticipata), che si rivolge ai lavoratori della scuola. La misura è istituzionale e, a patto che si posseggano tutti i requisiti necessari, vi si potrà aderire in qualsiasi momento.

La domanda deve essere inoltrata al fondo di appartenenza, che ha una propria modulistica da compilare. Ecco a chi è rivolta l’opzione RITA:

  • Lo strumento può risultare utile ai lavoratori della scuola – insegnanti, dirigenti, direttori e assistenti amministrativi, collaboratori scolastici – che hanno aderito a un Fondo di previdenza complementare, come ad esempio il Fondo Espero che oggi conta più di 100 mila associati;
  • Per poter sfruttare l’alternativa data dalla misura il lavoratore deve cessare l’attività lavorativa;
  • È richiesta un’età anagrafica della pensione di vecchiaia entro 5 anni successivi alla cessazione dell’attività lavorativa. Inoltre è indispensabile avere accumulato almeno 5 anni di permanenza nel fondo e aver versato i contributi INPS per almeno 20 anni.

RITA può essere una strada percorribile anche dai lavoratori disoccupati di lunga durata (da almeno 24 mesi). I requisiti sono i medesimi sopracitati con la differenza che, in questo caso, per il lavoratore è richiesta un’età anagrafica della pensione di vecchiaia entro 10 anni successivi (e non 5) alla cessazione dell’attività.

Come funziona – Chi usufruisce della rendita integrativa per la pensione anticipata utilizza la somma accumulata come se fosse una rendita anticipata. Nel frattempo crescono i contributi per raggiungere il pensionamento ordinario. La rendita è data per non più di 5 anni e può essere fatta in diverse modalità. Nel dettaglio, può essere erogata a cadenza mensile, bimestrale o trimestrale.

La rendita riscattata può essere richiesta attraverso due opzioni:

  • Il lavoratore può decidere di riscattare tutto il capitale accumulato nel fondo della previdenza complementare;
  • Il lavoratore può decidere di riscattare solo una parte del capitale accumulato nel fondo della previdenza complementare.

Naturalmente nel primo caso si rinuncerà in toto alla pensione integrativa, mentre nel secondo essa risulterà decurtata dalla somma attinta per sfruttare l’opzione.

About Author

Comment here